Le armi sono state sin dall'antichità al centro dell'esistenza umana. Non è un caso che siano state spesso argomento delle grandi storie dell'epica come: l'Iliade, l'Odissea e l'Eneide. All'interno di queste opere le armi sono al centro della narrazione e diventano simbolo dello spirito guerriero dell'uomo. Un esempio è il proemio dell'Eneide dove l'autore, Virgilio, descrive sin da subito l'argomento trattato dalla sua opera.
ENEIDE
Arma virumque cano, Troiae qui primus ab oris
Italiam, fato profugus, Laviniaque venit
litora, multum ille et terris iactatus et alto1
vi superum2 saevae memorem Iunonis ob iram;
multa quoque et bello passus, dum conderet urbem,
inferretque deos Latio, genus unde Latinum,
Albanique patres, atque altae moenia Romae.
Io canto l'armi e l'eroe, che per primo dalle spiaggie di Troia, profugo a causa del Destino, venne in Italia alle coste Lavinie3, molto sbattuto sia per terra che per mare dalla forza degli dei, e dalla memore ira della crudele Giunone, avendo anche sopportato molte cose a causa della guerra, finché non fondò la città, e portò gli dei4 nel Lazio, da cui [ebbe origine] la stirpe dei latini, i padri albani e le mura dell'alta Roma.